ASSAGGI

 

 

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GehryUtzon.jpg (57365 byte)              A.Saggio From my Desk
                                                                       
 

foto             Altri 2 scatti  ar2.jpg (257517 byte) ar3.jpg (392195 byte)

 

METAFORA DELLA METAFORA
Mentre leggevo l'articolo  pensavo all' Opera House e al museo Guggenheim,arrivato alla quinta pagina la frase "...che l'architettura trascini emotivamente" mi ha fatto focalizzare l'attenzione sul modo in cui cambia il mio pensiero su un'architettura dopo averla vissuta....
Cosi l'opera di Utzon (vista solo nei libri) diventa facilmente un'arancia, mentre il museo di Gehry per essere descritto ha bisogno di un'immagine che racconti,in più un'emozione. La sensazione è di quelle che si possono provare immersi in un elemento della natura , il ventre della balena. ...in questo caso la metafora della metafora è più difficile da trovare!

 

 

 

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Rispolverando una vecchia intervista a Toyo Ito….

L’architetto parla della NUOVA SOSTANZA della Mediateca di Sendai  di come le scelte sulla sua architettura intendano rispecchiare la complessità della società contemporanea e di come sia attraversata da molteplici flussi di energia e di informazioni che si sovrappongono tra loro.

…Tale complessità è tipica di una società fluida,costantemente in movimento,tanto da diventare talvolta evanescente e indefinibile.Nessuna immagine può racchiudere i suoi infiniti linguaggi,divenuti sempre più immateriali”.  

L'architettura contemporanea quindi tende a non trasfigurare più immediatamente la realtà attraverso la forma,  La nuova trasfigurazione si potenzia della consapevolezza che il mondo viene percepito sempre più a fondo (frattali,dna,atomi,ecc...)   e inevitabilmente inventato sempre più a fondo.

        

 

Giuseppe Terragni     Danteum                                                    Toyo  Ito   Basilica Palladiana Vicenza

 

 

 

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STRUTTURE GERARCHICHE NELLA RICOSTRUZIONE E NELL’ANALISI CRITICA DELL’ARCHITETTURA

L’esempio del  Danteum di Terragni

 

In questo articolo si cerca di far comprendere alcune delle potenzialità informatiche nella ricostruzione architettonica e sull’utilizzo delle Strutture Gerarchiche.

L’attenzione è concentrata su un progetto non realizzato di Giuseppe Terragni e Pietro Lingeri (il Danteum, Roma 1938).

 

Le Strutture Gerarchiche si considerano innovative per l’utilizzo dell’organizzazione Verticale (orizzontale es: layer) che consente l’amplificazione delle modalità organizzative, analitiche e logiche per l’ architettura.

 

Dal punto di vista pratico permettono di minimizzare le dimensioni dell’archivio (istanza-ogetto), il controllo della gerarchia attraverso “mostra” e “nascondi”, la modifica delle istanze attraverso la piramide gerarchica (istantiation).

 

L’operazione non è meramente tecnica perché la SG Dell’organizzazione del modello coincide con la chiave interpretativa.

 

Un modello costruito gerarchicamente permette di avvicinarsi ad una logica di simulazione che nella ricerca di architettura prevede:

-Analisi e simulazione realistica

-Analisi critica

-Modifica degli elementi del progetto (impatto visuale e quantitativo)

-Simulazione e ipotesi

 

MECCANISMO                              terragni.jpg (118850 byte) G. Terragni  Danteum   

Primitive

Istance

Object

Class                                                                                           

 

La struttura gerarchica permette il controllo logico e tecnico.

Per ricostruire un progetto con una SG Si devono controllare alcuni aspetti

-Comprensione critica del progetto (importante per l’organizzazione dei dati)

-Progetto nel progetto (la complessità delle SG impone un’organizzazione piramidale)

-Aspetto semantico e costruttivo (Approccio Costruttivo: dai componenti al progetto finito)  (Aprroccio Semantico: contenuti funzionali,formali)

-Materiali di base  (quantità dei primitivi in base all’uso del programma)

-Documentazione (conservazione di una descrizione della organizzazione gerarchica utilizzata nel modello).

 

 

 

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